Liberato sacerdote caldeo a Baghdad rapito due giorni fa.
Rapito e subito liberato sacerdote cattolico caldeo a Baghdad
18 settembre 2006
Un sacerdote cattolico caldeo, è stato rapito a Baghdad il 16 di settembre e rilasciato oggi.
La sua scomparsa aveva seguito di soli cinque giorni il rilascio di un sacerdote cattolico caldeo che era stato rapito il 15 di agosto e rilasciato l'11 settembre dietro il pagamento di un riscatto, Padre Saad Sirop Hanna, e di due mesi quella di Padre Raad Washan Sawa, rapito e rilasciato il giorno successivo dietro promessa di pagamento di un riscatto di 200.000 dollari, e che ora vive all'estero per ragioni di sicurezza.
Il sacerdote, Padre Basel Salem Yaldo, era stato minacciato in passato e specialmente durante la prigionia di Padre Saad, e per questa ragione aveva sospeso tutte le sue attività pubbliche. L'altro ieri mattina si stava recando ad incontrare il sacerdote recentemente liberato ed il Patriarca della Chiesa Caldea, Mar Emanuel III Delly, di cui è segretario particolare, ma non è mai arrivato al luogo dell'appuntamento. Nulla si sa del motivo che ha spinto Padre Basel a non attendere l'auto con scorta armata mandata a prenderlo dal Patriarcato ed ad utilizzare propri mezzi per spostarsi da Dora, il quartiere meridionale della città dove è stato visto quella mattina, verso la centralissima area di Mansour.
Ricerche senza alcun risultato sono state effettuate in diversi ospedali di Baghdad per controllare se per caso il sacerdote fosse stato coinvolto in uno dei molti incidenti accaduti in città.
Sebbene nessuna fonte ufficiale ha parlato di rapimento la speranza di ritrovarlo era andata affievolendosi con il passare delle ore: Baghdad non è una città dove qualcuno "scelga" volontariamente di sparire, specialmente qualcuno come il sacerdote in questione che sapeva bene di essere in pericolo.
Al rapimento di Padre Basel si devono aggiungere altri episodi inquietanti. Quello stesso giorno una telefonata anonima arrivata al Patriarcato della Chiesa Caldea aveva avvertito che in mancanza di scuse ufficiali e pubbliche da parte di Papa Benedetto XVI per le parole pronunciate durante il suo viaggio apostolico in Germania e considerate offensive dalla maggior parte del mondo islamico i cristiani l'avrebbero pagata cara. Una minaccia che è stata ad un passo dal concretizzarsi durante la notte quando un altro sacerdote ha ricevuto una telefonata anonima ma ha avuto la prontezza di spirito di abbandonare immediatamente la chiesa dove viveva, chiesa nei pressi della quale e nel giro di poco, è stato riferito da alcuni testimoni, sono state notate sei auto con uomini armati a bordo.
Nel giorno successivo alla scomparsa di Padre Basel l'assenza di notizie aveva fatto temere il peggio mentre l'attenzione si concentrava sul discorso papale dell'Angelus, e su come e se le sue parole avrebbero potuto calmare le proteste del mondo islamico e le sue reazioni verso le comunità cristiane minoritarie che vivono al suo interno.
Stamattina presto però Padre Basel è stato liberato ed è in buone condizioni di salute. I suoi rapitori lo hanno infatti lasciato libero nella zona di Karrada, non lontano dal convento delle suore caldee dove ha trovato rifugio immediato. Per ora nulla è trapelato sulla ragione del rapimento e del suo rilascio così a breve termine, e tanto meno se sia stato pagato un riscatto e di quanto.
Luigia Storti
Ufficio Pastorale Migranti
Arcidiocesi di Torino
18 settembre 2006
Un sacerdote cattolico caldeo, è stato rapito a Baghdad il 16 di settembre e rilasciato oggi.
La sua scomparsa aveva seguito di soli cinque giorni il rilascio di un sacerdote cattolico caldeo che era stato rapito il 15 di agosto e rilasciato l'11 settembre dietro il pagamento di un riscatto, Padre Saad Sirop Hanna, e di due mesi quella di Padre Raad Washan Sawa, rapito e rilasciato il giorno successivo dietro promessa di pagamento di un riscatto di 200.000 dollari, e che ora vive all'estero per ragioni di sicurezza.
Il sacerdote, Padre Basel Salem Yaldo, era stato minacciato in passato e specialmente durante la prigionia di Padre Saad, e per questa ragione aveva sospeso tutte le sue attività pubbliche. L'altro ieri mattina si stava recando ad incontrare il sacerdote recentemente liberato ed il Patriarca della Chiesa Caldea, Mar Emanuel III Delly, di cui è segretario particolare, ma non è mai arrivato al luogo dell'appuntamento. Nulla si sa del motivo che ha spinto Padre Basel a non attendere l'auto con scorta armata mandata a prenderlo dal Patriarcato ed ad utilizzare propri mezzi per spostarsi da Dora, il quartiere meridionale della città dove è stato visto quella mattina, verso la centralissima area di Mansour.
Ricerche senza alcun risultato sono state effettuate in diversi ospedali di Baghdad per controllare se per caso il sacerdote fosse stato coinvolto in uno dei molti incidenti accaduti in città.
Sebbene nessuna fonte ufficiale ha parlato di rapimento la speranza di ritrovarlo era andata affievolendosi con il passare delle ore: Baghdad non è una città dove qualcuno "scelga" volontariamente di sparire, specialmente qualcuno come il sacerdote in questione che sapeva bene di essere in pericolo.
Al rapimento di Padre Basel si devono aggiungere altri episodi inquietanti. Quello stesso giorno una telefonata anonima arrivata al Patriarcato della Chiesa Caldea aveva avvertito che in mancanza di scuse ufficiali e pubbliche da parte di Papa Benedetto XVI per le parole pronunciate durante il suo viaggio apostolico in Germania e considerate offensive dalla maggior parte del mondo islamico i cristiani l'avrebbero pagata cara. Una minaccia che è stata ad un passo dal concretizzarsi durante la notte quando un altro sacerdote ha ricevuto una telefonata anonima ma ha avuto la prontezza di spirito di abbandonare immediatamente la chiesa dove viveva, chiesa nei pressi della quale e nel giro di poco, è stato riferito da alcuni testimoni, sono state notate sei auto con uomini armati a bordo.
Nel giorno successivo alla scomparsa di Padre Basel l'assenza di notizie aveva fatto temere il peggio mentre l'attenzione si concentrava sul discorso papale dell'Angelus, e su come e se le sue parole avrebbero potuto calmare le proteste del mondo islamico e le sue reazioni verso le comunità cristiane minoritarie che vivono al suo interno.
Stamattina presto però Padre Basel è stato liberato ed è in buone condizioni di salute. I suoi rapitori lo hanno infatti lasciato libero nella zona di Karrada, non lontano dal convento delle suore caldee dove ha trovato rifugio immediato. Per ora nulla è trapelato sulla ragione del rapimento e del suo rilascio così a breve termine, e tanto meno se sia stato pagato un riscatto e di quanto.
Luigia Storti
Ufficio Pastorale Migranti
Arcidiocesi di Torino